Un giovane Brian De Palma nel 1966 girò il docufilm della mostra che celebrava al MoMA di New York l’affermazione internazionale dell’op art, con personaggi quali Victor Vasarely, Frank Stella, Enrico Castellani, Piero Dorazio, Edoardo Landi e Getullio Alviani. Sicuramente l’allora giovane talento fu attratto dalla suggestione di questa corrente e dalle conseguenze nell’esperienza visiva che apportò, molto diversa da tutto ciò che c’era stato fino ad allora; il primo momento nella storia, probabilmente grazie anche alla disponibilità di tecnologie inedite, in cui si tradussero in arte i principi della fisica ottica, ma anche delle sue conseguenze psicologiche e neurologiche. Nella suggestiva cornice del MoMA e nella New York dei tempi d’oro diventa allora molto interessante vedere le opere, i commenti del curatore e degli artisti e anche quelli del pubblico. Perciò lascio ora lo spazio al documentario di De Palma, buona visione!
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