Un disco tra i più importanti della mia collezione, e visto che non ci ho mai scritto su nulla, mi pare il minimo condividere questo di “Turrefazioni”!
Certi dischi entrano nella vita come le persone delle quali ti innamori: un caso colto al volo, l’irrazionale e irripetibile colpo di fulmine, la conoscenza comune che funge da tramite. Se parliamo di musica brasiliana, per me vale la terza opzione e anche qui ringrazio David Byrne. Comperata per cinquemila lire nei primi ‘90, la compilation Brazil Classics 1: Beleza Tropical (numero uno del catalogo Luaka Bop, tramite il quale l’ex Testa Parlante propone cose buone dal mondo) fu la pietra filosofale che mutò in oro quanto, stupidamente, associavo a oleografia. Nei miei venti-e-qualcosa fu una benedizione capire che dietro le cartoline c’erano autentiche meraviglie, e in tal senso Beleza Tropical parlò subito chiaro con il funk carioca Ponta De Lança Africano (Umbabarauma) e un’ipnosi che si impadronì di gambe e stomaco disegnando un’epifania coloratissima.
E multiforme è la carriera del suo artefice, Jorge Duilio Lima Menezes in arte Jorge…
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