Quello che vado a introdurre oggi, esclusivamente al mio pubblico selezionatissimo è forse il culmine della ricerca avvenuta questi anni da parte mia e documentata tra un ostacolo temporale e un altro in questo tumblelog.
L’illuminazione è accaduta, come succede in questi casi, nella notte nel passaggio dalla veglia al sonno, dopo l’ultima conversazione con Leo Mas, in particolare dopo aver ricevuto gli auguri di compleanno. Durante lo stesso giorno (il quattro di giugno) era giunta a tutti la notizia della morte di Muhammad Alì (alias Cassius Clay) e quindi allo stesso tempo le persone della mia cerchia omaggiavano il momento di passaggio all’aldilà del grande campione e il momento, se non di nascita, di rinascita di chi vi scrive.
Forse questi aspetti, queste usanze tra il cristiano e il pagano (alcune sette monoteistiche radicali rifiutano per esempio la celebrazione dei genetliaci) hanno fatto scattare nel profondo del mio subconscio una scintilla, hanno permesso di chiudere un cerchio forse apparentemente evidente quando esplicitato, ma su cui la grande maggioranza di coloro che partecipano a eventi artistici e musicali in particolare non avrà senz’altro mai colto!
L’argomento che andrò a presentare può essere stato metabolizzato in precedenza soltanto grazie alla lettura dei testi che troverete a fondo pagina, in particolare il primo piuttosto ignoto ma illuminante, e il secondo, forse il libro più famoso (ma meno letto) in assoluto, ovvero l’Antico Testamento!
Diciamo che il primo in estrema sintesi prova come ogni filone politico e sociale evidente, sottenda alla base un pensiero più esoterico che lo giustifica, nel secondo si trovano i fondamenti del patto tra Dio e il popolo eletto, sintetizzati nella legge Mosaica e poi ribaditi infinite volte anche nei libri successivi al Pentateuco. In particolare nella Bibbia si evince (per chi ci crede e per chi non, una parte del senso può comunque essere compresa) che tra tutti, il fondamento in assoluto più importante per Dio è quello di essere l’esclusivo oggetto di preghiera e timore, da evitarsi assolutamente l’adorazione di altri idoli, magari riprodotti frettolosamente sotto forma di sculture e oggetti artigianali.
Nella storia della letteratura giudaico/ellenistica vi è un punto in comune: la dicotomia nell’approccio alla vita che può prendere diversi appellativi, nell’ordine:
- matriarcato Vs patriarcato
- adorazione degli idoli Vs alleanza con Dio
- dionisiaco Vs apollineo
Dioniso è il dio del vino, dell’estasi e della liberazione dei sensi. Viceversa Apollo, provetto arciere, è associato alla razionalità.
In tutti e tre i casi sono sottese delle attitudini più lassiste contro altre più irregimentate. Il tutto quasi sempre a prescindere dai valori esclusivamente cattolici di bontà e moralità.
Dopo questa introduzione, doverosa per spiegare i contorni del ragionamento, possiamo affermare che l’illuminazione che ci ha raggiunto consta di aver compreso forse il motivo per cui negli ambienti familiari e religiosi sono spesso avversati i concerti, i rave e la frequentazione di discoteche: non si tratta della banale paura di un incidente nel transito tra casa, luogo della performance e ritorno o delle potenziali ‘cattive compagnie’ che si potrebbero incontrare. Se il ragionamento fosse di ordine utilitaristico, la prima cosa che i genitori e la chiesa vieterebbero ai giovani sarebbero gli sport, con i loro necessari trasferimenti per partecipare ad allenamenti e gare, ed il rischio di utilizzo di sostanze pericolose (dopanti), nonché la possibilità di rimanere coinvolti in imbrogli, truffe fino alle relazioni con la malavita.
In realtà facciamo attenzione all’aspetto più ‘esoterico’ della faccenda:
le manifestazioni artistiche, in special modo quelle musicali ma non solo, sono delle moderne adorazioni di opere di idolatria e di riti rivolti a ‘divinità pagane’. Sono manifestazioni vissute con una promiscuità tipica del matriarcato e con un libertinismo tipico del ‘dionisiaco’.

A questo punto qualcuno dirà: ‘in che modo?!’, essendo venuta meno in questi ultimi decenni la polarizzazione tra credenti e atei; dobbiamo considerare che in ognuno di noi, anche chi si dichiara indifferente alla spiritualità, permane traccia di un’impostazione apollinea o dionisiaca(lasciamo fare a voi le proporzioni di queste due matrici nella moderna civiltà occidentale e capitalista); tale dicotomia è altrimenti sostituibile con la seguente: ebraista o pagana.
Nel nostro mondo nord-occidentale è palese che la teologia di stampo semitico è prevalsa su quella di tipo indoeuropea, alchè si predilige nelle nostre società europee e americane l’ordine, l’etica del lavoro capitalista e protestante e la concentrazione sui temi della ‘programmazione’ e della ‘cautela al fine di assicurarsi un avvenire’ (col pretesto del timor di Dio). Nonostante questo, a causa – fortunatamente – delle etnie, delle individualità e delle credenze diverse che sopravvivono nelle nostre civiltà, una visione più pagana riesce sovente a creare delle falle nel sistema e a far riemergere l’aspetto più matriarcale/idolatra insito in parte del genere umano!

Ecco perché, se vogliamo, la techno nasce in un ambiente AFRO-americano, la sua controparte europea nasce nella parte settentrionale di antico ceppo barbarico, e poi si propaga nei dance-floor dell’area mediterranea, ma solo perché li vi vanno a soggiornare per vacanza e a ballare in estate gli inglesi, gli olandesi, tedeschi e scandinavi!
Bibliografia:
Bravi bravi, avete capito tutta la storia come gira…
Non so però se vi posso lasciare proseguire questa rivelazione…
Molto lusinghiero e sopratutto gentile il tuo commento, ma vorresti qualificarti, caro B. Z.?!
Davvero non ci conosciamo!?!
Se vi dicessi che sono Baal Zebub la cosa vi appare più chiara?
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