Enzo Bellinato e Vasco Rigoni

Sic Transit Gloria Mundi

Celebriamo con questo articolo l’amministratore e l’art director della società Rio che gestiva le discoteche che hanno fatto la storia in Italia: il Macrillo, il Movida, il Musikò e gli after hour sempre di loro ideazione, il Ranch di Ca’ Noghera, il Pachanga e il Gilda.

Locandina Macrillo e commento di Leo Mas

(If English is your first language and you could translate this text, please contact me)

Il Macrillo nasce nel 1979 su intuizione di Enzo Bellinato, che con un percorso parallelo a quello del proprietario del Plastic di Milano, Lucio Nisi, venendo entrambi dal mondo del commercio, comprendono che probabilmente grazie anche al traino del film “La febbre del sabato sera” di poco precedente, l’entusiasmo per i giovani è alle stelle per questa forma di divertimento (diversi cinema in quegli anni vengono trasformati in sale da ballo e si apre una discotechina anche in paesi piccolissimi). Probabilmente le entrate, determinate dalla somma di un biglietto d’ingresso, dalle tante e care consumazioni ai bar interni e con tutta probabilità da un sistema burocratico e fiscale meno vessatorio (circostanze a oggi divenute impensabili, sic) sono superiori alla gran parte di quelle di altre attività, perciò i due, assieme a molti altri imprenditori in tutta Italia in quel momento storico, decidono di inserirsi in questo business, non tanto quindi per passione della musica o dello spettacolo, ma proprio per la redditività di questo tipo di attività.

Da un inizio piuttosto normale, il boom per il Macrillo arriva nel 1988, quando viene inaugurata la stagione Invernale con i Dj dell’Amnesia di Ibiza Alfredo Fiorito e Leo Mas, l’animazione del Pacha e del Ku, e il DJ resident Steve Paradise, grazie a Mauro Bondi, colui che per primo aveva portato i DJs di Ibiza in Italia nei suoi esclusivi party “Noche Ibizenca”, che si svolgevano a inizio inverno, dopo la chiusura della stagione estiva a Ibiza, al Pineta Club di Milano Marittima; fu lui a suggerire a Bellinato e Rigoni di inserire questo staff nel loro locale.
Il Macrillo è stato il primo Club Balearic / House in Italia, per uno scherzo del destino, insediato alla quota 1000 metri sul livello del mare a Gallio, sull’altopiano di Asiago.

Movida Jesolo Pineta
Vasco Rigoni con l’animazione del Movida di Jesolo

Assieme Bellinato e Rigoni, necessariamente personaggi piuttosto resilienti, come testimonia questo articolo apparso nel ’90 su “La Repubblica” durante un tentativo della  Regione di forzare la chiusura all’una di notte (in questo dibattito intervenne anche l’allora ministro Gianni De Michelis, autore della mitica guida alle discoteche “Dove andiamo a ballare questa sera?”), nel 1989 spostano l’atmosfera del Macrillo nella pineta di Jesolo, precisamente in Viale Belgio al civico 149, ove il 6 maggio prende il via il Movida, il locale per cui viene coniata la definizione “discoteca di tendenza”. Qui il progetto arriva alla perfezione, forse perchè i tempi sono maturi, ma senz’altro per il posizionamento ideale dal punto di vista logistico.

Vasco Rossi e Vasco Rigoni
Una leggendaria immagine dei primi anni ’90 dei due grandi Vasco nazionali.

Tre anni dopo, con il locale al suo apice Bellinato e  Rigoni danno una brusca svolta, per alcuni potrebbe essere stata un’altra illuminazione: intuirono che una situazione “magica” come questa sarebbe stata vittima del suo stesso successo, correndo il rischio che qualsiasi “profano” arrivasse qui solamente sull’onda di un tam-tam ormai assordante; per altri invece una scelta meno condivisibile, forse dovuta ai continui problemi con l’amministrazione locale e le forze dell’ordine avuti con la gestione di un locale all’epoca parecchio trasgressivo (ricordiamo comunque che con l’involuzione avuta in questi anni, a oggi lo sarebbe ancora di più), oppure semplicemente per una fuoriuscita dei resident DJ forse attratti da offerte di altri locali.

Tischy Vasco Leo Movida
Vasco sorride alla consolle del Movida in compagnia di Tischy e Leo Mas.

Vasco sempre in accordo con Bellinato dà quindi una brusca sterzata, con coraggio fa sparire tutto ciò che aveva caratterizzato il Movida, DJ e animazione e chiama a suonare un nuovo set proveniente dalla scena romagnola: Massimino Lippoli (l’unico già presente agli inizi del Macrillo/Movida), Angelino, Pier Del Vega e Stefano Noferini, più altri raramente. In parallelo, fin dal principio funzionavano gli after-hour pensati dal leggendario art-director veneto, che permettevano al pubblico di ballare fino a mezzogiorno e oltre della domenica.

movida-trend-discotec.jpg
Articolo apparso sulla rivista Trend Discotec nella primavera del 1991.
Vasco Rigoni, art director del Movida
Nella foto con Vasco Rigoni alla consolle del Movida, vediamo anche Gemolotto sulla sinistra

La serata della staffetta avviene il sabato primo febbraio del 1992. Da lì in poi, nonostante i nuovi nomi del Musikò rappresentassero il gotha della scena italiana, pur rimanendo la situazione piuttosto interessante, la magia viene un po’ a mancare, i clienti più esigenti si disperdono progressivamente verso altri locali come Go!Bang  e Mazoom, ove suonava la triade, ma nessuno di questi riuscì mai più a replicare i fasti del Movida.

vasco rigoni principe maurice contessa pinina garavaglia
Vasco Rigoni con il principe Maurice e la contessa Pinina Garavaglia

Rigoni viene a mancare il 15 agosto 2014. Vi lascio con un ricordo sonoro (sua l’inconfondibile voce nella traccia) annoverandolo assolutamente tra le nostre “personalities”!

Buon viaggio Vasco!

Enzo Bellinato è mancato invece il 27 maggio 2019, all’età di 81 anni. Personaggio che per ruolo era meno esposto di altri all’interno dei suoi locali, tutti noi che li abbiamo frequentati gli dobbiamo indirettamente molto: se non fosse stato per la sua determinazione non avremmo avuto a disposizione l’offerta più innovativa e travolgente che sia stata proposta in tutto il territorio nazionale e oltre, alla luce delle resistenze oppostegli all’epoca da amministratori pubblici, comitati vari e forze dell’ordine.

Enzo Bellinato
Enzo Bellinato in uno degli ultimi primi piani.

Bibliografia:

Dallo sciamano al raver – G. Lapassade – Editrice Urra

E come sempre, per chi arriva in fondo ai miei ponderosi articoli, il giusto premio. In questo caso un documentario a cura dell’Università Iuav di Venezia che fa il punto della situazione sulle macerie di una civiltà in parte edificata anche dalle due personalità qui omaggiate; in questo caso, assieme alla rassegna Electro recentemente conclusa, finalmente un’università e la manifestazione d’arte più prestigiosa al mondo, riconoscono il valore di quanto fatto dalle figure che ricordiamo in questo tumblelog, con uno iato forse necessario a ogni fenomeno artistico e controculturale. Buona visione:

10 pensieri su “Enzo Bellinato e Vasco Rigoni

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