Le cose occulte appartengono al Signore nostro Dio, ma le cose rivelate sono per noi e per i nostri figli per sempre, affinché mettiamo in pratica tutte le parole di questa legge.
Deuteronomio – 29, 28
Potrebbe sembrare un ossimoro il titolo di questo articolo; è con una certa cautela che vado ad aprire il vaso di Pandora andando a presentare gli argomenti che ho deciso di condividere con te, caro lettore.
Innanzitutto la mission di questo tumblelog, di fornire agli argonauti che con qualche difficoltà riusciranno ad arrivare a questa Itaca della gnosi un sunto estremamente vario di argomenti preziosi, che a mia conoscenza non è mai stato catalogato in nessun altro archivio informatico.
La differenza che intendo dare a “Total Recall” rispetto a qualsiasi altro contenitore di cultura, è che anziché contenere un ammasso di informazioni disparate, o al contrario argomenti appartenenti a una nicchia precisa di interessi (per entrambi i casi vi sono già ottime fonti), qui c’è, o meglio è in divenire una selezione ragionata, ove l’intento è quello di fornire sopratutto dei nessi che permettano di leggere il mondo in cui viviamo, sotto una luce diversa da quella delle logiche più consumate. In particolare modo, il desiderio inconscio che ci ha fatto perseverare in questo lavoro è stato quello di mettere potenzialmente a conoscenza di un pubblico magari giovane e periferico rispetto alle capitali di produzione della cultura, grosso modo le dinamiche che permettono la creazione delle opere d’arte con un focus sulla musica; chi avrà la volontà di leggere gli articoli specifici sulla materia, avrà disvelate tutta una serie di operazioni effettivamente già accadute con tanto di esempi documentati, che sono state valide e lo saranno sempre per evolvere in nuovi tipi di arti musicali e figurative, auspicando che se un giovane che stia crescendo in qualche località marginale si ponga delle questioni che ci facevamo noi lungo il corso della nostra adolescenza e oltre, anziché brancolare nel buio per anni possa avere nell’era di internet delle risposte immediate e quanto più esaurienti anche ad argomenti così di nicchia (specialmente fuori dai consessi dove si produce arte e cultura) e possa magari decidere di cimentarsi a proporre qualcosa di proprio.
Oggi si parla in breve di alcuni autori degli ultimi secoli che rilevo essere sconosciuti ai più, e che col loro pensiero hanno tenuto vivo il fiume sotterraneo delle dottrine occulte negli ultimi secoli, passando il testimone a ulteriori scrittori e divulgatori, fino ai contemporanei Igor Sibaldi e Salvatore Brizzi, per citare i due più noti italiani del presente, passando per i fondamentali René Guénon e Julius Evola, senza dimenticare Louis Charpentier e Fulcanelli (alias forse Jean Julien Champagne, o Camille Flammarion, Renè Adolphe Schwaller de Lubicz, o Jules Violle oppure Pierre Dujol?!?!).
Non temo troppo di divulgare segreti indicibili, in quanto l’umanità è a un livello di consapevolezza ancora così basso (e la curva nei secoli è una preoccupante linea piatta sempre vicina allo zero) che non pare ravvisarsi alcun rischio di esplosione di desiderio di conoscenza. Perciò il materiale è qui, difficile da trovare, scritto in una lingua fruibile a poche decine di milioni di umani e di interesse potenziale per pochissimi illuminati!
L’elenco parte con logica non cronologica, dalla lettura del testo di Edouard Shuré “I grandi iniziati“. Scrittore e drammaturgo vissuto a cavallo dell’ottocento e novecento e pare in rapporti di reciproca stima con il leggendario Rudolf Steiner (viene da pensare se abbia potuto conoscere altre due figure leggendarie dello scorso secolo, Helena Petrovna Blavatsky e Aleister Crowley).
Suo ispiratore, ho scoperto leggendo quest’opera, fu Antoine Fabre D’Olivet con il suo “Versi aurei di Pitagora“. Altro personaggio misconosciuto è Lucas Jennis, incisore di due delle immagini presenti nel De Lapide Philosophico, testo del 1677 ascritto al misterioso alchimista Lambspringk, riportato a volte come Lambspink, o Lamspring, oppure Lambspring, il quale prese l’opera originale di Nicolas Barnaud, aggiornandola e aggiungendovi le incisioni.
A questo punto il rischio di confusione è tanto, il tema, già non semplice di per se, necessita tutta questa infilata di nomi, testi e balzi tra gli autori, gli alchimisti e personaggi pittoreschi che almeno fin dal Rinascimento si aggiravano per tutta Europa, mantenendo viva la ricerca che era sì scientifica ma soprattutto spirituale, volta a risolvere i problemi “esterni” dell’uomo, ma forse ancor di più quelli interiori.
L’argomento necessiterà di numerosi ulteriori approfondimenti, se volete sentir parlare di Robert Fludd, Nicolas Flamel, Michael Maier, John Dee ed Edward Kelley, Paracelso e Johann Friedrich Böttger, ma anche in vesti che non immaginereste di Pico della Mirandola, di Giorgione e di Francesco I° de Medici, stay tuned!!
Sappiate per ora (ma sicuramente per molti di voi è cosa ovvia), che il mondo come lo conosciamo oltre ai soliti personaggi “mainstream” deve molto a figure come quelle fin qui nominate, meno celebri ma fondamentali per l’evoluzione dell’umanità!
Se il vostro desiderio di sapere è tale che siate riusciti ad arrivare al termine di questo articolo, ne avrete un meritato premio, anzi più di uno: una serie di link agli articoli di punta di questo tumblelog, quelli di livello più alto, ove il divertimento e la piacevolezza lasciano spazio al concettuale e alla ricerca pura:
- Apollineo Vs Dionisiaco
- Esoterismo Vs Musica
- Kabed e studi biblici
- Perché la gente si droga
- L’algoritmo del successo
«A meno che la genialità sia rafforzata da un migliaio di virtù, è pura pazzia. Perché la genialità è spesso distorta, e addirittura tende a distorcersi da sola, perché è così assoluta (a causa della purezza della propria verità e logica) che sembra non esserci spazio per lei in un mondo relativo e fatto di compromessi. La genialità si può spezzare, ma non si piegherà mai, e così si slancia in avanti, fa centro stando in piedi o viene deviata dal suo nobile scopo verso mète disperate, incamminandosi su sentieri oscuri, per seguirli fino a una terribile fine».
Aleister Crowley
Per terminare, il link alla raccolta di testi di base per lo sviluppo di questo sito: